La Grafologia
La grafologia si occupa dell'interpretazione della scrittura, di interpretare quei segni che, tracciati nello spazio bianco del foglio, tanto possono raccontare di noi. E lo fa attraverso lo studio della relazione che intercorre tra scrittura e personalità.
Al pari della voce, della camminata, del nostro modo di vestire e di essere, la nostra scrittura ci appartiene e rivela cose di noi. Ci accompagna lungo il corso della vita e registra, attraverso l'espressione del segno grafico, la nostra storia personale - esperienze, dolori, crescite, stati d'animo - divenendone un fedele testimone.
L'interesse per lo studio sulla relazione tra scrittura e carattere dello scrivente ha una storia antica, lo stesso Aristotele nel IV sec a.C. ne scorse possibilità di indagine, anche se il primo libro sull'argomento risale al 1622 quando in Italia un medico e professore di filosofia, Camillo Baldi, pubblicò un trattato su come conoscere il carattere di una persona in base alla scrittura.
A questo primo trattato ne seguirono altri, ma bisognerà attendere il XIX sec. perché venga avviata un'opera di sistematizzazione della materia attraverso il lavoro dell'abate J. H. Michon, fondatore a Parigi della Società Francese di Grafologia.
In seguito il suo più promettente allievo Crépieux-Jamin rivide l'opera del maestro e attraverso studi quindicennali giunse alla formulazione di un corpus di regole che rappresenta la base dell'odierno metodo di interpretazione della scrittura.
La grafologia andò costruendo le sue prime fondamenta su base empirica, osservando che persone con un certo carattere presentavano determinati segni nella scrittura, a cui fece seguito uno sforzo di classificazione, importante sì ma indubbiamente limitato nelle sue ambizioni. Perché se partiamo dal presupposto che non esiste una scrittura uguale ad un'altra possiamo ben immaginare l'impossibilità di poter realizzare una classificazione di questo tipo.
In un secondo momento solo quando si compresero le ragioni del legame fra scrittura e personalità si passò alla definizione di leggi e principi generali in grado di poter interpretare un numero infinito di scritture al di là di qualsiasi tipo di inventario.
Quindi al "principio di espressione" individuato da Crépieux-Jamin, secondo cui la scrittura quale atto spontaneo assomiglia a chi scrive, vennero ad affiancarsi il "principio di rappresentazione" del tedesco L. Klages, per cui la scrittura viene a modellarsi guidata dagli obiettivi e dagli ideali dello scrivente, e quello "simbolico" dello svizzero M. Pulver che coglie la relazione tra scrittura e simbologia dello spazio.
Con il tempo l'indagine grafologica si è andata arricchendo dei contributi di numerosi studiosi tra i quali occorre ricordare quello fornito da Anja Teillard , psicologa francese allieva di Jung, a cui si deve l'applicazione in chiave grafologica dei tipi psicologici secondo Jung e Freud.
Lo studio incessante e attento che la grafologia ha condotto e continua tutt'ora a svolgere sull'indubbia relazione tra scrittura e personalità con lo scopo di una sempre più corretta e precisa interpretazione dei segni, anche alla luce dei cambiamenti che i tempi moderni producono sulla scrittura, ne fanno ad oggi uno dei mezzi più efficaci nell'esplorazione del carattere.
Un grafologo può fornire:
- consulenze individuali attraverso un ritratto di personalità in cui viene delineato un profilo del carattere dello scrivente, delle sue attitudini e modalità di comportamento.Il grafologo è in grado di tracciare l'identikit psicologico di un individuo che può gettar luce su problematiche inconsce e aiutarlo nella conoscenza di se stesso, senza volersi per questo sostituire ad un'analisi di tipo psicoanalitico, verso la quale eventualmente il grafologo può indirizzare nel caso ne scorgesse la necessità.
- consulenze professionali volte a dare indicazioni su attitudini, capacità e motivazioni
· per orientare nella scelta scolastica e professionale
· per le aziende nella selezione del personale o per un migliore utilizzo delle risorse umane
- consulenze relazionali
· di coppia per individuare affinità o incompatibilità
· familiari per evidenziarne le dinamiche
Come rieducatore della scrittura/educatore del gesto grafico:
- individua problematiche legate all’apprendimento della letto-scrittura nel trattamento delle disgrafie, inteso come intervento educativo sul gesto grafico, attraverso un percorso individuale di rieducazione della scrittura.
Come perito grafico:
- fornisce consulenze tecniche, a soggetti pubblici e privati, volte ad accertare l’autenticità o meno di documenti contestati, firme su assegni e cambiali, testamenti olografi ecc..
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